Ingenium nobis ipsa puella facit
Properzio, Elegie II 1
- Perché scrivi solo cose tristi?
- Perché quando sono felice esco.
Luigi Tenco durante un intervista
Proemio
Voi che intelletto d’intender avete
ed intender sapete, a voi fo voto
di queste meste rime e rendo noto
il mio stato pietoso. Ora tacete:
e il cuor, se la beltà apprezzar sapete,
aprite a me, lì verserò del loto
l’essenza che mi fece al dio devoto:
l’Amor onde vi gioite e vi dolete.
E saprete come, incatenato, Amore
mi trascinò per questa banda bruna,
il piè fiaccando e lo spir d’ogni ardore,
e saprò forse perché la Fortuna,
che troncava le antiche querce e il cuore,
non scorsi, ignaro, mirando la luna.
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Carissimo, ogni commento è superfluo e posso soltanto dirti: non smettere mai di scrivere. A presto, Matteo
RispondiEliminaCiao Matteo, vedo che sei stato di parola e mi hai commentato pure qui nel blog: bene bene, mi fa davvero piacere! Anzi, spero che questo tuo intervento sia il primo di una lunga serie.
EliminaE grazie anche dell'apprezzamento, mi fa davvero piacere.
Comunque sia, non ti preoccupare: dopo aver fallito la mia esperienza come tastierista, ho intenzione di ammorbarvi ancora a lungo coi miei sonetti e i miei componimenti!