mercoledì 22 maggio 2013

Cesare Pavese




σκιᾶς 
ὄναρ ἄνθρωπος. 
Pindaro, Pitica VIII, 95-96

Si è soli,
e il cancro è nascosto:
lo senti, germoglia,
sorride, striscia sotto pelle,
trascinandoti giù
nel gorgo muto.

Dimmi! Tu, come me,
sovrano di un deserto,
dov’è
la ballerina americana
nel momento del trionfo?

La città sembra il sogno d’un ubriaco:
gente, luci, fanali...
È vuota questa camera d’albergo.
Un colpo.
Lavi via il segreto.

Compagno di naufragio,
i compagni ti guardan con sospetto.
Anch’io mi sento tradito,
come un fiore reciso:
ma non voglio far vincere
questo segreto.



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8 commenti:

  1. Da quando questo interessamento per Pavese?

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    1. Ciao Anonimo!
      Diciamo che l'interesse per Pavese è nato da quando, in quinta superiore, lessi nell'antologia di letteratura italiana ciò che l'autore aveva scritto prima del suicidio. Alcune sue frasi mi rimasero talmente impresse che le ho riportate di peso nei miei versi. Anche il mio testo risale a quegli anni, benché l'ho risistemata in tempi recenti.

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  2. Bellissima, ma sul serio eh. Pare la poesia di una persona seria, affidabile, su cui puoi contare! Bravo nocciolo, io l'ho anche sentita letta live, seppur in differita.

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    1. Date le mie scarse capacità declamatorie, credo che ci guadagni più ad essere letta che ad essere sentita pronunciata da me...
      In ogni caso grazie dell'apprezzamento, caro il mio Sgarga!

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  3. Ottimo lavoro Marco, si delineano i tratti del poeta. Alienazione del'inidividuo ben descritta, parole che messe insieme danno un peso giusto, equilirato e che lasciano spazio all'immaginazione, ricreando tale ambiente nel nostro animo. Attendo nuove creazioni!

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    1. Grazie Diego dei complimenti, fanno sempre piacere! Per quanto riguarda l'accostamento di parole, voglio ricordare che questo componimento ha un po' la natura del "pastiche letterario" e alcune espressioni sono proprio di Pavese.

      Riguardo alla pubblicazione di «nuove creazioni», non dubitare: ho già in serbo altri post, per ora allo stadio germinale ma pronti a sbocciare. In ogni caso non posterò solo mie poesie: ho intenzione di usare questo blog come una sorta di contenitore aperto a svariati argomenti di mio interesse. A breve voglio pubblicare una serie di link utili (o che perlomeno lo sono stati per me) a uso e consumo di noi antichisti.

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  4. Bellissima poesia per essere alle prime armi, prometti bene sia come linguista, che come poeta! Continua così che sei un grande!
    Elisa G.

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    1. Ciao Elisa! Spero la tua non sia una visita sporadica al mio blog, ma la prima di una lunga serie.
      In ogni caso non sono proprio alle "prime arimi": scrivo poesie da quando facevo le elementari, tant'è che mi è venuta voglia di postare anche i componimenti più vetusti (tipo la poesia sul mio gatto Gnaccaro, risalente addirittura alle medie).
      A presto e grazie!

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