venerdì 27 dicembre 2013

[recensione] Sun Tzu - L'arte della guerra



Autore: Sun Tzu
Titolo: L'arte della guerra
(tit. or. Bingfa)
Editore: Newton Compton
Anno: 2013


L'Arte della guerra (o Bingfa in cinese antico) è il più antico trattato, o meglio manuale, militare pervenutoci. L'opera è attribuita al misterioso generale cinese Sun Tzu (o Sunzi), appellativo che significa «maestro Sun»: un famoso episodio biografico viene riportato intorno al II sec. a.C. dallo storico Sima Qian, che nel suo monumentale testo di storia Shiji, cita Sunzi come generale vissuto nello stato di Wu nel VI secolo a.C., contemporaneo quindi di Confucio e di altri importanti intellettuali.
Il testo, finalizzato ad esporre una dottrina militare improntata all'utilitarismo:

Con un nemico compatto si stia pronti al confronto, ma un nemico troppo forte va fuggito. Lo si irriti per confonderlo e si ostenti debolezza per aizzarne l’arroganza. Lo si stanchi se cerca riposo e si cerchi di dividerne i ranghi qualora siano uniti.

Tale dottrina viene esposta in tredici concisi capitoli di cui riportiamo i titoli per darvi un'idea dei contenuti del testo:
  • I. Valutazioni di base (Ji)
  • II. Conduzione del conflitto (Zuozhan)
  • III. Pianificazione dell'attacco (Mougong)
  • IV. Disposizioni (Xing)
  • V. La forza (Shi)
  • VI. Vuoti e pieni (Xushi)
  • VII. Manovre di eserciti (Junzheng)
  • VIII. Le nove variabili (Jiubian)
  • IX. Muovere l'esercito (Xingjun)
  • X. Conformazione del terreno (Dixing)
  • XI. I nove terreni (Jiudi)
  • XII. Attacco col fuoco (Huogong)
  • XIII. L'uso delle spie (Yongjian)

La Newton Compton si propone di offrirci la prima traduzione italiana basata sulle principali edizioni cinesi del testo. La curatela e la traduzione del testo è a opera di Riccardo Fracasso, prof. presso l'università Ca' Fossari, si contraddistingue per l'acribìa quasi filologica che possiamo evincere, da un lato, dalle esaustive e copiose note a piè di pagina, ricche di nozioni storico-antiquarie e filologico-linguistiche; dall'altro, dalla corposa bibliografia ragionata che chiude il volumetto, dove si menzione ai commenti e alle principali edizioni critiche dell'opera, antichi e non, oltre che alle principali traduzioni e alle fonti terze. Di Fracasso è anche l'Introduzione.
La Premessa dei Wu Ming, invece, demolisce un luogo comune che da sempre aleggia sugli insegnamenti del maestro Sun. Per far ciò il collettivo sottolinea, in primis, il modo in cui il generale cinese è stato recepito nel corso del tempo:

dopo essere stato per due millenni l’indispensabile livre de poche delle alte gerarchie militari cinesi, in anni recenti il Bingfa è stato applicato al campo delle strategie economico-aziendali, e ha in parte ispirato il personaggio di Gordon Gekko nel film Wall Street .

Il successo del libro, nell'ambito delle «strategie economico-aziendali» e non, si basa su un fraintendimento: mentre p.e. le meccaniche capitalistiche presuppongono uno stato di conflitto perenne, gli insegnamenti del generale cinese invitano a intervenire solo se necessario e se le condizioni arridano a colui che conduce l'attacco. Interessante a tal proposito il riferimento alla querelle tra i Metallica e Naspster: l'azione legale delle band che ha portato alla chiusura del programma di file sharing, secondo i Wu Ming, è un esempio di aggressione ai danni di una realtà all'epoca relativamente nuova, quella del download musicale su larga scala. La chiusura di Napster, infatti, non ha nemmeno aiutato a vendere più cd: tale azione legale (per usare una metafora militare) è prova dell'incapacità di comprendere il campo di battaglia e gli umori dei soldati. Col sennò di poi, la soluzione migliore non sarebbe stata un'apertura delle major al mondo della rete? Unica pecca (a mio parere) di questa Premessa è l'ostentata ricerca della battuta, ma si tratta di una mia personale idiosincrasia.
Trattandosi di un testo molto conosciuto di nome ma spesso citato a sproposito, ne consiglio caldamente la lettura a sinofili e non. Oltretutto il prezzo è davvero irrisorio.


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