Sul calendario segni i giorni per la tua
terapia fai-da-te. Dal cielo ti tutelan
simulacri costruiti su santità mediatiche.
Nelle lettere dal carcere mi scrivi: “qui è tutto okay”.
sai a chi baciar le mani e non t'importa se
sai a chi baciar le mani e non t'importa se
quello è il tuo aguzzino, sono certo che troverai
qualcuno su cui rifarti, forse anche disposto ad amarti.
E ogni santo giorno mi sento quasi di troppo,
ma tu sei troppo furba per provar empatia,
e ancora mi sfugge la logica del do ut des.
E, mentre tu la scampi, io lemme lemme affondo.
Dal tuo manuale di sopravvivenza by Marco Luchi is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.
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Se Manuel Agnelli avesse leccato meno l'adrenalina e letto più fumetti Bonelliani avrebbe scritto un sonetto così. Mi garba.
RispondiEliminaPosso? Un po' troppo didascalica l'immagine scelta.
Ma ti pare, muovi tutte le obiezioni che vuoi. Tanto avrò occasione di fartela pagare.
EliminaComunque, a parte gli scherzi, pure Gerry notò che era un testo abbastanza "afterhouriano": in effetti la scrissi due o tre anni fa (anche se poi l'ho rimaneggiata 2000 volte), quando ascoltavo a ruota "Germi" e "Hai paura del buoi?".
fa-da-te?
RispondiEliminaMarghe
Ops... Provvedo repentinamente a correggere. Grazie della segnalazione.
Eliminap.s. Simpatico l'alternarsi a final di strofa di do ut des e empatia, humanitas e il suo contrario. E qui chiasmo.
RispondiEliminaMarghe
Brava, il chiasmo è una figura retorica di gran classe. Lo vedi che sei un'architetta umanista?
EliminaMi fa piacere che tu abbia apprezzato la strofa finale. Pensa che, quando suonavo nei mai troppo compianti Pascoski col Fonne & co., proposi questo testo per farne una canzone e il Ciocca (all'epoca bassista ufficiale) fu tra i più fieri oppositori di quella strofa. Della serie: “uno a uno, palla al centro”.
Va beh, poi della canzone non se ne fece di niente. Tuttavia spero un giorno di riuscire a musicarla, magari con la collaborazione del Rana e del Campria.
Per finire, cambiando argomento, ti faccio i miei complimenti: in una sola giornata sei entrata a pieno titolo nella top ten dei commentatori del mio blog. Ora però non ti dare alla macchia, eh! ;)
Bella. :) Mi piace molto l'immagine del simulacro (''l'immagine del simulacro''), però l'apice del trasporto lo ho avuto con la riga centrale; è un bell'affondo nell'animo.. A proposito! Le mie percezioni meta-carpo extraterrestri d'entrambi i testi mi portano a consigliarti questo: http://www.youtube.com/watch?v=7E0fVfectDo
RispondiEliminaPs Direi che è più interessante la metatesi per cui o hai paura del Buoi, o dei buoi. Che in effetti. ;)
Pps Il tuo blog m'intima: 'Dimostra che non sei un robot'. Singolar tenzone!
Oh, chi si risente! Sentivo proprio la mancanza dei tuoi stream of consciousness. Sono contento che ti sia piaciuta. All'inizio, il verso di cui parli doveva essere collocato quasi all'inizio; in un secondo momento l'ho spostato per creare una specie di climax (come dicevo al Gori, ho rimesso mano a questo testo mille volte): mi fa piacere che tu abbia percepito questo effetto crescendo. Ora mi sento un uomo realizzato. ;)
EliminaLa canzone nuova degli Arcade Fire l'ho sentita qualche giorno fa (anche se un po' di sfuggita) e mi gusta, specie per i controcanti tra lui e lei. Ho soltanto paura di una loro deriva elettronica. Speriamo bene...
PS: Ah, non ti preoccupare per l'intimidazione avanzata dal mio blog: teme solo che Skynet possa invadere la rete.
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