A Paolo, il tabaccaio del Bagnoro
τὸν φιλέοντα φιλεῖν, καὶ τῷ προσιόντι προσεῖναι.
Esiodo, Le opere e i giorni, v. 353
Ti pigliasse un accidente! Come faccio
a cavar 'sta canzone dalla testa?
Sprizza per la Auris tua e non s'arresta!
Sottovalutai il punk: me ne dispiaccio...
Embeh? Sembra passato ormai il tempaccio.
Si va un po' al McPinguino? Non si resta
mica a casa tua? Beh, se il sonno ti pesta:
dopo ore e ore a un bancone sei uno straccio...
Da quand'hai aperto il tabacchi al Bagnoro,
e s'è sciolta la band, come uno stronzo
sparii nel nulla. (Manco fossi d'oro!)
Scusa, ero col cervello qua e là a zonzo
Dovrò porre rimedio al mio disdoro:
sai che non sono una faccia di bronzo.
A Paolo, il tabaccaio del Bagnoro di Marco Luchi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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Un moderno Leopardi. Intelligente e arguto! Teresa
RispondiEliminaSì, ma senza la gobba. (Per ora, almeno...)
EliminaA parte scherzi, grazie mille dei complimenti!
Spero tornerai a commentare i miei post.