Introduzione
Con la quinta puntata di "Friends in Punkrock" s'inaugura La bottega degli obbrobri, rubrica curata dal sottoscritto: si tratta, come recita il jingle, di «cinque minuti di perle di saggezza e aneddoti direttamente dai lati oscuri della cultura».
Prima di proseguire con la lettura e l'ascolto del podcast, vi invito (se non l'avete ancora fatto) a mettervi in pari con le precedenti puntate:
Prima di proseguire con la lettura e l'ascolto del podcast, vi invito (se non l'avete ancora fatto) a mettervi in pari con le precedenti puntate:
I Romani a tavola (Podcast #05)
«Ignoscite mihi, inquit, amici, multis iam diebus venter mihi non respondit. Nec medici se inveniunt. Profuit mihi tamen maleicorium et taeda ex aceto. Spero tamen, iam veterem pudorem sibi imponet. Alioquin circa stomachum mihi sonat, putes taurum. Itaque si quis vestrum voluerit sua re causa facere, non est quod illum pudeatur. Nemo nostrum solide natus est. Ego nullum puto tam magnum tormentum esse quam continere. Hoc solum vetare ne Iovis potest. […] Nec tamen in triclinio ullum vetuo facere quod se iuvet, et medici vetant continere. Vel si quid plus venit, omnia foras parata sunt: aqua, lasani et cetera minutalia. Credite mihi, anathymiasis si in cerebrum it, et in toto corpore fluctum facit. Multos scio periisse, dum nolunt sibi verum dicere.»
Petronio, Satyricon 47, 2-6
«Scusatemi, amici, ma ormai il mio intestino non mi dice il vero. E i medici non si raccapezzano. Tuttavia ha giovato la scorza di melagrana e la resina di pino nell'aceto. Tuttavia spero, di qui in avanti saprà rimettersi nei ranghi di un tempo. In caso contrario continuerà a brontolarmi intorno alla stomaco, che sembra un toro. Pertanto, se qualcuno di voi ha voglia di fare i suoi bisogni, non c'è da peritarsi. Nessuno di noi è nato senza buchi. Per me non c'è tortura maggiore del trattenersi. Questa è l'unica cosa che non può proibire nemmeno Giove. […] Comunque io non proibisco a nessuno di fare, nel triclinio, ciò che gli aggrada; anche i medici proibiscono di trattenersi. Che se poi viene da fare qualcosa di più consistente, fuori c'è pronto tutto l'occorrente: acqua, pitali e tutti gli altri accessori. Datemi retta, se il meteorismo va al cervello, provoca fluzioni in tutto il resto del corpo. So che molti son morti a questo modo, per non voler vedere le cose come stanno.»
(Traduz. di A. Aragosti)
Quella malalingua di Svetonio, storico vissuto tra I e II sec. d.C., ci conferma questa credenza medica in un curioso aneddoto intorno a Claudio, l'imperatore più zimbellato della storia.
dicitur etiam meditatus edictum, quo ueniam daret flatum crepitumque uentris in conuiuio emittendi, cum periclitatum quendam prae pudore ex continentia repperisset.
Svetonio, Vita di Claudio, 32
si dice anche che avesse meditato di fare un editto per consentire di fare peti e rutti durante i banchetti, dopo aver saputo che uno aveva rischiato di morire, essendosi trattenuto in sua presenza per pudore.
(traduz. di F. Casorati)
Il testo suddetto ci fornisce l'assist per trattare di un'altra pratica che oggi considereremmo, specie a tavola, alquanto oscena: parliamo del ructus. In un suo componimento, l'icastico Giovenale, poeta satirico vissuto tra I e II sec. d.C., scrive:
non sumus ergo pares: melior, qui semper et omni
nocte dieque potest aliena sumere vultum
a facie, iactare manus laudare paratus,
si bene ructavit, si rectum minxit amicus,
si trulla inverso crepitum dedit aurea fundo.
Giovenale, Satira III 107
Troppo diversi siamo, è chiaro:
chi notte e giorno senza posa è in grado
di assumere l'espressione dei visi altrui,
pronto ad applaudire e lodare
se l'amico ha ruttato bene,
pisciato senza inciampi
o se il pitale d'oro ha rimbombato
finendo capovolto, ha tutto dalla sua.
Persino Cicerone in una sua lettera (Epistola ai familiari IX, 22) fa menzione alla pratica.
Non fa eccezione Zoilo, un personaggio modellato sul Trimalcione di Petronio, il quale addirittura si fa aiutare da un eunuco a urinare:
Stat exoletus suggeritque ructanti
pinnas rubentes cuspidesque lentisci,
et aestuanti tenue uentilat frigus
supina prasino concubina flabello,
fugatque muscas myrtea puer uirga.
Percurrit agili corpus arte tractatrix
manumque doctam spargit omnibus membris;
digiti crepantis signa nouit eunuchus
et delicatae sciscitator urinae
domini bibentis ebrium regit penem.
Marziale, Epigrammi X, 82 vv. 8-17
Gli sta apprezzo un ganzo che gli porge quando rutta rosse piume e stecchini di lentisco; se ha caldo, una concubina sdraiata sul dorso gli dà un leggero refrigerio con un ventaglio verde e un garzone scaccia le mosche con un ramo di mirto. Una massaggiatrice con agile arte gli friziona il corpo e fa passare l'abile mano su tutte le membra; a uno schiocco di dita, l'eunuco, che ben conosce il senale, cura le emissioni della sua delicata urina, e regge il pene sbronzo del padrone che trinca.
(Trad. di M. Scàndola)
Ma il punto più basso, probabilmente, lo si raggiunge in un'iscrizione pompeiana (CIL IV 5244), rinvenuta in una latrina, dove troviamo scritto:
Marthae hoc trichilinium est, nam in trichihnio cacat.
Bibliografia
Edizioni critiche
- Enzo V. Marmorale (a c. di), Petronii arbitri cena Trimalchionis, La Nuova Italia, Firenze
Edizioni, traduzioni e commenti di opere petroniane
- Andrea Aragosti (a c. di), Petronio. Satyricon, BUR, Milano 201116 (1a ediz. 1995)
- Francesco Casorati (a c. di), Svetonio. Vita dei Cesari, introduzione di Lietta De Salvo Newton, Roma 20102 (1a ediz. 1995)
- Mario Scàdola, Elena Merli, Marziale. Epigrammi, voll. 2, saggio introduttivo di Mario Citroni, traduzione di Mario Scàndola, note di Elena Merli, BUR, Milano 20083 (1a ediz. 1996)
Sitografia
- Arachne - Universität zu Köln (CIL Open Access)
- testilatini.blogspot.it
La bottega degli obbrobri #01 di Marco Luchi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso marchingegno88@gmail.com.
Come sempre il nostro buon Luchi si è dimostrato preparatissimo e super esaustivo in materia, anche su argomenti apparentemente "beceri" come questo! :D
RispondiEliminaCiao anonimo di cui conosco l'identità, perché ti ho visto mentre scrivevi il commento ai computer dell'università! :)
EliminaGrazie dei complimenti! E grazie di avermi accompagnato alla chitarra, come un vero bluesman, durante il podcast nella lettura dei brani d'autore! ;)
Great blogg you have here
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