venerdì 27 settembre 2013

Il decalogo degli amici - Proemio






Trenta denari


Lene super butyrum est os eius,
pugna autem cor illius:
molliti sunt sermones eius super oleum,
et ipsi sunt gladii destricti.
Psalmus 54

Those kilometres and the red lights
I was always looking left and right
Oh, but I'm always crashing 
in the same car
David Bowie, Always crashing in the same car


Avresti mai creduto che un bel giorno
ti avrebbero potuto dar le spalle?
Di sentire da lor simili balle?
Dagli amici che avevi sempre attorno?

E quando hai detto: «Da voi non ritorno!»,
mostrando loro di tener le palle,
non ressero le tue piccole spalle,
il constatar che agli altri quello scorno,

che risolutamente avevi inflitto,
scivolò addosso (senza esser sentito)
qual pioggerella estiva su un k way.

Ti sei sentito solo, un po’ sconfitto...
ma credi che quei Giuda abbian capito
quant’han perduto? Di che pasta sei?

Ti pensi un fallito?
Sappi che i veri amici nella vita
li conti sulla punta delle dita.





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6 commenti:

  1. Interessante... seguiranno dunque dieci sonetti sull' amicizia? Su questo tema importantissimo se ne scriveva più ai tempi di Cicerone che oggi. Sarebbe una scelta originale e coraggiosamente fuori moda.
    Sono curioso di quello che te ne verrà fuori!

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    1. Esatto, Marinajo! Il mio proposito è proprio quello, sebbene al momento abbia pronto solo un altro sonetto e mezzo.
      Il ciclo, nei miei intenti, si articolerà allo stesso modo dei "Sonetti dell'Aurora":
      1) sarà aperto da un proemio;
      2) seguiranno dieci sonetti (uno per ogni personaggio che reputo rappresentativo);
      3) chioserà il tutto un epilogo.
      Pensavo, una volta terminati i vari cicli di sonetti, di ordinarli con degli indici come hai fatto tu.
      A ogni modo, dopo Cicerone, anche Agostino scrisse un trattato sull'amicizia: insomma, sono in buona compagnia!

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  2. Bravo Marco, un altro bel sonetto! La delusione in amicizia è un tema a me molto caro, ma dopotutto chi non ci è mai passato? :/ Lucia

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    1. Ciao carissima, e grazie del commento!
      Hai perfettamente ragione: è un'esperienza, purtroppo, che abbiamo passato tutti. Questo componimento, nello specifico, si riferisce a un fatto avvenuto nel periodo delle superiori: a quell'età uno sgarro nell'amicizia è percepito, in modo ipertrofico, come alto tradimento. Senza considerare che, tra le altre cose, sono anche alquanto permaloso!
      Comunque sia, mi sta a cuore ribadire che il sonetto si riferisce a una vecchia vicenda e, ovviamente, non ha nulla a che fare con la gente che frequento ora.
      A presto Lucia!

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  3. Bravo Luchi! L'amicizia è artigianato, manodopera, restauro. Ha bisogno di umiltà e dedizione. E' un sentimento nobilissimo e che sa di legno, coppale, telefilm, vacanze, serate e autogrill.

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    1. Specialmente quando, nei bei tempi andati, gli autogrill davano il caffè gratis dopo la mezzanotte e il reparto dei fumetti era aperto...

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